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I ponti moderni di Roma: dall’unità d’Italia a oggi

Assumendo il ruolo di Capitale (1871) la città cambia volto: anche la costruzione dei ponti moderni di Roma è conseguenza della sua crescente gentrificazione. Nuove esigenze di traffico e sviluppo urbanistico spingono la costruzione di ponti al centro e in periferia. Una spinta che prosegue fino ai giorni nostri con nuove concezioni ingegneristiche, tecniche e materiali innovativi.

I ponti moderni di Roma dalla seconda metà dell’Ottocento, il nuovo ruolo della Città Eterna

Sempre partendo da Nord troviamo il Ponte Flaminio (maps) attraversato dal Cavalcavia di Corso Francia, arteria di collegamento con la Cassia e la Flaminia. Il progetto dell’architetto Armando Brasini risale ai primi anni ’30 del ’900, ma l’inaugurazione avviene solo nel 1951. Avrebbe dovuto chiamarsi Ponte XXVIII Ottobre per celebrare la Marcia su Roma; le vicende belliche però ne posticiparono il completamento.

Inaugurato nel 1939, il Ponte Duca d’Aosta (maps) è prospiciente l’area del cuore sportivo di Roma, ossia del Foro Italico e dello Stadio Olimpico. Realizzato in cemento armato e marmo travertino di Tivoli, ai quattro angoli sorgono cippi con bassorilievi evocativi delle battaglie della Prima guerra Mondiale.

Non molto distante è il Ponte della Musica – Armando Trovajoli (maps) inaugurato nel 2011. Ponte pedonale e ciclabile, fu previsto già dal piano regolatore del 1929. Il design contemporaneo unisce acciaio, calcestruzzo, cemento armato e legno in un arco lungo 190 metri delimitato da due scenografici archi ribassati.

Camminando verso il Centro risaliamo indietro nella storia

Il Ponte Umberto I (maps), costruito tra il 1885 e il 1895, è un esempio di ingegneria ottocentesca. Progettato da Angelo Vescovali, fu dedicato al re Umberto I che lo inaugurò con la consorte, la regina Margherita di Savoia. Curiosamente, sul ponte il senso di marcia è opposto a quello normalmente in uso in Italia.

Con lo sfondo della cupola di San Pietro, Ponte Vittorio Emanuele II (maps) è tra i più fotografati dagli appassionati di Roma. Ponte Vittorio (per i Romani), costruito tra il 1886 e il 1911 è ornato di sculture bronzee sempre a tema bellico e patriottico. Se il livello del fiume è basso si intravedono i resti dell’antico Ponte Neroniano o Ponte Trionfale (I sec. d.C.)

Lo sviluppo edilizio post unitario fa crescere la necessità di collegare le due sponde del Tevere

Ponte Mazzini (edificato tra 1904 e 1908 – maps) fu inizialmente chiamato Ponte Gianicolense: nome di un antico ponte sorgente sul luogo. I Romani più anziani lo associano alla strada che conduce alle vecchie carceri di Regina Coeli.

Restando negli stessi anni di costruzione, il Ponte Garibaldi (maps), omaggio all’artefice dell’Unità d’Italia sempre su progetto dell’architetto Vescovali, fu terminato nel 1888. Fu il primo ponte elettrificato di Roma, quindi simbolo dell’innovazione di fine Ottocento.

Popolarmente chiamato il Ponte Inglese per la sua circolazione stradale, il Ponte Palatino (maps) fu costruito (1886-1890) in sostituzione del Ponte Rotto. A fianco s’intravede la Cloaca Massima (fine VI sec. d.C.), condotta fognaria risalente ai tempi degli ultimi re di Roma.

Nel cuore di Roma il Ponte Testaccio (maps), costruito tra il 1938 e il 1948, avrebbe dovuto chiamarsi Ponte d’Africa ma s’inaugurò solo nel 1948. Come primo ponte del Dopoguerra a Roma, quando oramai l’Africa evocava solo drammatici ricordi del recente passato. Costruito in travertino, ha un’unica arcata di 122 metri.

Ritorniamo in periferia, questa volta verso Sud

Ci avviamo verso il Ponte dell’Industria (maps), meglio noto come Ponte di ferro. Con le arcate in ferro e ghisa fu progettato dall’ingegnere belga Louis Hach e costruito in Inghilterra tra il 1862 e il 1863. Quindi venne trasportato a pezzi e montato a Roma. Originariamente ospitava una linea ferroviaria; oggi il passaggio avviene su gomma e a piedi.

La struttura è stata coinvolta in due incendi che hanno provocato una deformazione strutturale e il crollo di una delle passerelle di conseguenza, il ponte è stato chiuso al traffico per procedere al restauro.

Il Ponte Guglielmo Marconi, per tutti Ponte Marconi (maps), previsto dal piano regolatore del 1911, fu costruito tra sil 1937 e il 1955. Lungo circa 235 metri è il più lungo di Roma. Scavi nell’area hanno rivelato i resti di un approdo fluviale; secondo leggenda, quello di Cleopatra in visita a Roma.

Terminiamo con il Cavalcaferrovia Ostiense (maps), noto come Ponte Settimia Spizzichino, costruito tra il 2009 e il 2012. Il suo design unico, ispirato alle opere di Calatrava, lo colloca tra i ponti moderni di Roma più iconici. L’architettura del ponte, con i suoi 160 metri di sviluppo longitudinale ospita tre corsie per senso di marcia.

I ponti moderni di Roma raccontano la Storia più recente della città e quella quotidiana di milioni di persone.

Con il Blog di Roma e del Lazio, Around Rome vi guida alla scoperta dei territori per il piacere di soddisfare curiosità e mettere la cultura al servizio di persone e imprese.

A cura de il NETWORK | testo Andrea Franchini | foto Ezio Bocci

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