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Rione San Saba, il “piccolo Aventino”

Il Rione San Saba e un vero e proprio gioiello nascosto nel cuore di Roma, un’oasi di pace e storia nel cuore pulsante della Città Eterna.

Istituito nel 1921, questo quartiere si estende su un’area ricca di testimonianze del passato, dalla Roma antica all’epoca medievale, fino ai giorni nostri. In poco più di un chilometro quadrato ospita quasi 3400 abitanti. Un ceto medio e medio alto odierno che si contrappone alle famiglie di operai di fine ‘800 e primi tre decenni del ‘900.

Dalla nascita allo sviluppo del rione

Le origini del rione affondano le radici in epoca romana, quando l’area era compresa all’interno delle Mura aureliane ma in posizione periferica.

Il nome deriva dalla basilica dedicata a San Saba, un monaco di Cappadocia, costruita nel VII secolo sul luogo in cui sorgeva la caserma (statio) della IV coorte dei vigiles. Strategicamente collocata in un luogo da cui si poteva dominare con lo sguardo gran parte del territorio Sud-Est della città.

Nel corso dei secoli, il rione ha subito profonde trasformazioni, diventando un importante centro monastico e religioso. Il monastero di San Saba, infatti, era considerato uno dei più importanti di Roma, soprattutto perché in quei secoli i pontefici ne fecero il centro di irradiazione di una vivace attività diplomatica verso Costantinopoli e il mondo barbarico.  

Confini e luoghi di interesse

I confini del rione San Saba sono delimitati da importanti vie e monumenti: a Nord dalle Terme di Caracalla, a Sud dal Circo Massimo, a Est dalla via di San Saba e a ovest dalla Via di Santa Prisca.

San Saba costituisce l’appendice orientale dell’Aventino (da cui l’appellativo di “Piccolo Aventino“) che era cinta parzialmente dalle Mura Aureliane.

Il rione fu istituito il 9 dicembre 1921 quando il più ampio rione Ripa venne privato di una parte di territorio. Il nome, come detto, si deve alla Basilica di San Saba: un gioiello dell’architettura romanica, con un’importante cripta e affreschi di grande valore artistico.

Le architetture medievali della chiesa sono state parzialmente ripristinate con i restauri del 1900-1901 e del 1943. La facciata originale è tuttora però coperta da una particolare costruzione con portico del ‘700 e il piano superiore ha finestre rettangolari (invece delle antiche bifore e monofore).

Da segnalare anche, nella generale bellezza degli edifici e delle strade del rione:

  • Piazza Gian Lorenzo Bernini: una piccola piazza caratterizzata dalla presenza di palazzi storici e dalla basilica di San Saba.
  • Via di San Saba: una delle vie principali del rione, con negozi, ristoranti e palazzi storici.

Il rione, come è facile pensare, è stato set di numerosi film, grazie alla sua atmosfera suggestiva e ai suoi monumenti. I residenti tornano periodicamente a lamentarsi per l’invasione dei mezzi cinematografici, ma il richiamo per i registi italiani resta sempre forte.

Perché visitare il rione San Saba

San Saba è un rione che merita di essere scoperto per la sua storia, la sua bellezza e la sua tranquillità. Passeggiando per le sue vie, si ha la sensazione di essere tornati indietro nel tempo. Inoltre, il rione è ben collegato con il centro storico di Roma, rendendolo facilmente raggiungibile.

Le Mura Aureliane che corrono per lunga parte nel territorio e ne fissano il confine fisico, ma anche identitario, stabiliscono un dentro le Mura che identifica gli abitanti del rione. E qui le tante piccole storie si intrecciano con la grande Storia e gli eventi legati alla lotta di liberazione a Porta San Paolo.

Un rione che nasce nei secoli come popolare, oggi è tra le zone più eleganti e sofisticate della Capitale.

Con il Blog di Roma e del Lazio, Around Rome vi guida alla scoperta dei territori per il piacere di soddisfare curiosità e mettere la cultura al servizio di persone e imprese.

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A cura de il NETWORK | testo Andrea Franchini | foto Ezio Bocci

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