Capena, dichiarata “città d’arte e storia” e Lucus Feroniæ, sebbene siano località distinte, hanno un legame che risale nella storia e nella cultura del Lazio antico. Legame che crea una combinazione interessante di visita per chi desidera scoprire le radici della civiltà romana e i tesori nascosti di questa regione.
Situata a pochi chilometri da Roma, Capena è una cittadina dell’area metropolitana di Roma Nord, che si estende a fianco del comune di Fiano Romano.
La città arcaica di Capena fu un importante centro che fiorì prima dell’espansione romana. La cultura capenate, influenzata da etruschi, latini e sabini, utilizzava una lingua affine al falisco. Il territorio confinava con Falerii Veteres, Cures Sabini e Veio.
Cruciale fu la vicinanza al Tevere, che favoriva scambi già dall’Età del Bronzo. Capena divenne parte della Confederazione etrusca e, dopo alcune guerre contro Roma, fu conquistata nel 395 a.C., mantenendo un ruolo significativo come “Municipio Federato“.
Durante il periodo imperiale, gran parte del territorio di Capena fu assoggettato al “Patrimonium Caesaris”. Nel Medioevo, il territorio divenne noto come Collinense, indicando la sua nuova funzione di feudo della Chiesa di Roma, che svolse un ruolo difensivo contro le invasioni dei Longobardi e dei Franchi.
Documenti storici, come una bolla di Leone IV dell’854 e un “Istrumentum Rogatum” del 962, attestano la gestione dei beni da parte del Monastero di S. Martino.
“Luogo del Cuore” del FAI (Fondo Ambientale Italiano) il suo tessuto urbano medievale presenta strade strette e piazzette, con pavimentazione in basoli e selciato. Le case a schiera mostrano piccole finestre e archetti, mentre alcuni passaggi coperti conservano soffitti in legno.
Elementi marmorei antichi sono riutilizzati nelle costruzioni, e parte delle mura di cinta è ancora visibile con un ingresso ad arco rotondo in peperino. Ad arricchire questa varietà di attrazioni, anche numerose e variopinte opere decorate a mosaico con vetri colorati.
Vedremo come i mosaici siano un’importante impronta della storia nella vicina Lucus Feroniæ di cui stiamo per raccontare.
Intorno al nucleo medievale si sviluppò la parte rinascimentale, con la sistemazione della Rocca e due piazzette, oltre alla costruzione della chiesa dedicata a San Michele Arcangelo, di cui si conserva il portale in marmo datato 1477.
L’atmosfera di Capena è caratterizzata dalla tranquillità e dalla semplicità della vita di paese. Le colline circostanti offrono opportunità per escursioni e passeggiate nella natura, permettendo ai visitatori di immergersi in paesaggi mozzafiato. La bellezza del panorama è accentuata dalle vigne e dagli uliveti, un richiamo alla ricca tradizione agricola della zona.
A pochi chilometri da Capena, sorge Lucus Feroniæ, un sito archeologico di grande importanza, dedicato alla dea Feronia, divinità italica associata alla fertilità e alla prosperità. Questo importante luogo sacro rappresenta un punto di riferimento per comprendere la religiosità dei popoli preromani e l’influenza delle credenze locali sulla cultura romana ben descritta nell’adiacente Museo ricco di reperti e pannelli esplicativi.
Lucus Feroniæ si trova in una posizione strategica lungo la Via Tiberina, che collegava Roma e il nord Italia, divenendo un luogo di sosta per pellegrini e viaggiatori. Le prime testimonianze archeologiche di Lucus Feroniæ risalgono al V secolo a.C., ma gli scavi sistematici hanno avuto inizio solo nel XIX secolo in occasione degli scavi condotti negli anni 50 dalla Soprintendenza Archeologica per l’Etruria Meridionale per la costruzione della vicina Autostrada .
Il sito ha restituito numerosi ritrovamenti di culto, tra cui altari, iscrizioni e statue in terracotta, che testimoniavano l’importanza del santuario nel mondo antico.
Tra i resti più notevoli del sito un complesso architettonico dedicato alla dea Feronia, composto da un’area sacra con cippi, altari e strutture monumentali. Questi elementi, uniti a piccole nicchie e statue votive, offrono un’immagine vivida della vita religiosa di epoche passate.
La visita congiunta dei due centri offre ai visitatori l’opportunità di esplorare due aspetti complementari della storia e della cultura laziale. La tranquillità del primo e la sacralità del secondo invitano a una scoperta profonda, a contatto con le origini di una civiltà che ha segnato in modo indelebile il corso della storia.
La combinazione di archeologia, storia e tradizione rende questi luoghi un tesoro da scoprire. Che si tratti di una passeggiata nelle stradine pittoresche di Capena o di un’immersione nei resti storici di Lucus Feroniæ, entrambi offrono scorci unici sulla vita di ieri e sull’eredità culturale che ci è stata tramandata. Tutta l’area merita una visita non solo per il suo valore archeologico ma anche per la bellezza del suo contesto naturale.
Immerso in un’area ricca di vegetazione, il sito si trova in un’atmosfera di calma e contemplazione, che facilita una riflessione sul significato delle pratiche religiose e delle credenze degli antichi.
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