La “luce di San Pietro” non è solo una metafora spirituale per la più diffusa e praticata religione del mondo. Ma è, fisicamente, una condizione ambientale che impreziosisce la straordinarietà della piazza che porta questo nome. Una delle piazze più grandi del mondo con la Chiesa più grande che esista.
La luce di cui parliamo è quella del sole che a ogni ora del giorno crea nella piazza atmosfere diverse, allungando o accorciando le ombre e valorizzando i vari elementi architettonici presenti.
Situata di fronte alla Basilica di San Pietro, la piazza appartiene allo Stato della Città del Vaticano ed è al confine con lo Stato italiano. Un confine che attraversa il rione Borgo e nel quale si trovano i principali accessi da via di Porta Angelica da via della Conciliazione.
Piazza San Pietro è di forma ellittica con un asse principale lungo duecentoquaranta metri. Deve il suo attuale aspetto al genio di Gian Lorenzo Bernini, la cui creatività diede vita al monumentale colonnato ovale. Un colonnato realizzato con ben 244 colonne, disposte in doppio portico, con 88 pilastri di travertino e 140 statue sulla balaustra.
Al centro della piazza svetta un obelisco egiziano di 25 metri, del peso di 312 tonnellate. Nella piazza sono disposte anche 2 raffinate fontane, ai lati dell’obelisco, a 3 vasche sovrapposte.
Tra queste fontane e il centro della piazza, si trovano due dischi in porfido da cui si vede solo la prima fila delle colonne. Un colpo d’occhio dovuto alla perfezione geometrica dell’aspetto architettonico.
Gremita di fedeli, turisti e curiosi, la domenica e nei giorni di festa, la piazza raramente si può apprezzare deserta con la luce del sole. Trattandosi di uno dei luoghi più visitati del pianeta è facile immaginare quanti miliardi di fotografie sono state scattate e qui e si sono diffuse ai quattro angoli del mondo.
Ma, c’è un “ma”. Ed è il senso di questo articolo. In breve, lo “scatto d’artista”. Artista è colui che esprime un’opera o un’attività con l’intento di veicolare dei messaggi e suscitare delle emozioni. Opere e attività pensate, volute, create. L’originalità del servizio che presentiamo risiede nel fatto che si tratta di un lavoro a quattro mani con un solo corpo macchina.
Due sensibilità artistiche diverse che qui si fondono eliminando la proprietà autoriale singola dello scatto. Ezio Bocci e Corrado Bonora, due amici di vecchia data, due professionisti dell’obiettivo per una serie originale di foto che coglie attimi di luce, angoli e prospettive sicuramente suggestive e d’impatto.
L’alba e il tramonto, una serie di condizioni diverse di luce che restituiscono a chi le vede l’intensità del luogo ritratto.
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