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Torre Caldara, un piccolo gioiello naturalistico

Una riserva naturale nel Lido di Enea

Torre Caldara, chiamata anche Tor di Caldano o Torre delle Caldare, è una piccola Riserva naturale regionale vicino Lavinio nel cosiddetto Lido di Enea.

L’area è di indubbio interesse e racconta tanti eventi storici ed un variegato ambiente rappresentato da una vasta sughereta e dalle caldare, piccole sorgenti sulfuree a testimonianza dell’antica attività vulcanica presente nella regione, rimanenza termale dell’attività vulcanica molto più intensa legata al Vulcano Laziale dei Colli Albani, che qui ne rappresenta la diramazione finale verso il mare.

La piacevole passeggiata attraverso percorsi confortevoli è infatti accompagnata dal caratteristico odore di “uova marce”. Esalazioni sulfuree che provengono da piccoli stagni.

Manufatti edilizi, flora e fauna

Sempre nella riserva i resti di una villa romana, di antiche miniere e alcune trincee lasciate dopo lo sbarco anglo-americano del 22 gennaio 1944 ad Anzio, distante circa 4 km. Su un piccolo promontorio roccioso a picco sul mare si erge massiccia la Torre, più alta in passato. Costruita verso la metà del XVI secolo a difesa della costa e dell’attività estrattiva dello zolfo.

È abbastanza spettacolare uscire dall’intrigo degli ombrosi sentieri e trovarsi all’aperto davanti questa struttura difensiva che tante vicende belliche ha da raccontare. Dal bombardamento inglese per violare il blocco napoleonico e che distrusse il Porto di Anzio. Ai violenti scontri dello sbarco del 22 gennaio 1944 nel II conflitto mondiale.

Tra zolfo, sughere e macchia mediterranea

Molto ricca la vegetazione di macchia mediterranea che presenta oltre alle citate sughere (querce da sughero) anche erica arborea, corbezzolo. E nelle zone più umide ontani, pioppi, tremuli, farnie o il caratteristico canneto lacustre. Da segnalare alcuni esemplari di Quercus crenata, una rarità botanica. Altrettanto ricca la fauna che ospita differenti mammiferi, rettili, anfibi e almeno 50 specie di volatili. Uccelli sia stanziali che migratori, oltre che una nutrita colonia di tartarughe.

La visita di Torre Caldara è molto interessante perché permette di apprezzare la ricchezza di vari ambienti diversi concentrati in un’area relativamente piccola di territorio (44 ettari). Ma che fa da contraltare ad una lunga storia, geologica, naturalistica e umana rendendo il parco di Torre Caldara un vero protagonista della Costa di Enea.

Con il Blog di Roma e del Lazio, Around Rome vi guida alla scoperta dei territori per il piacere di soddisfare curiosità e mettere la cultura al servizio di persone e imprese.

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A cura de il NETWORK | testo e foto Ezio Bocci

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