Monte Porzio Catone, vicinissimo a Roma che viene ammirata da qui in splendidi panorami, unisce il fascino del passato con la meraviglia del cielo stellato. Adagiato su un rilievo collinare nato da un cono vulcanico del Vulcano laziale, si erge in posizione predominante sulla periferia sud-orientale di Roma.
Questa localizzazione ha favorito qui la costruzione dell’Osservatorio Astronomico. Il territorio, dapprima dolcemente collinare, si trasforma in montagne vere e proprie; alture ricche di castagneti impiantati nel XVIII secolo, in sostituzione degli antichi querceti.
Il borgo antico, arroccato sulla cima di un blocco di tufo, domina il paesaggio circostante, mentre il territorio degrada da un lato verso la pianura e dall’altro risale verso il Tuscolo.
Parte di questa bellezza naturale è protetta dal Parco Regionale dei Castelli Romani, un’oasi verde che custodisce flora e fauna di pregio. Un angolo naturale in Terra per ammirare la bellezza degli astri non solo dall’Osservatorio Astronomico ma anche a occhio nudo nelle notti di cielo sereno.
Analogamente ad altri borghi dei Castelli Romani, Monte Porzio Catone affonda le sue radici nella fuga degli abitanti dell’antica Tuscolo, distrutta dai Romani nel 1191. La prima menzione ufficiale risale all’XI secolo, quando Gregorio III cedette ai Benedettini la chiesa di Sant’Antonino in “Monte Porculo”. Tale nome, probabile corruzione di “Mons Porcii”, deriverebbe dalla gens Porcia dei Catoni, che qui possedeva una villa.
Altri riferimenti storici si trovano in una bolla papale del 1074, nella quale “Monte Porculi” appare come proprietà del monastero di San Paolo fuori le Mura. Nel XV secolo, il castello passò a Teodobaldo degli Annibaldi per appoggiare il papa Bonifacio IX contro Niccolò Colonna.
Lo sviluppo urbano di Monte Porzio Catone ebbe inizio solo nel XVI secolo grazie al Cardinale Marco Sitico Altemps. E proseguì nel XVII secolo con la cessione ai Borghese, che costruirono il loro palazzo e riedificarono la chiesa di San Gregorio Magno.
Nella più celebre delle ville tuscolane rinascimentali, Villa Mondragone, Gregorio XIII con la bolla “Inter gravissimas” del 24 febbraio 1582 introdusse un nuovo calendario. Il quale, basato sulle misurazioni del 1543 fatte dall’astronomo Niccolò Copernico, sostituì il Calendario Giuliano allora vigente. Il Calendario Gregoriano, ancora oggi il più diffuso nel mondo, superò lo sfasamento di date con il precedente, cancellando dieci giorni dal 4 al 15 ottobre 1582.
Riprendendo la storia del borgo, nel 1581 questo passò agli Altemps. Nel 1613 venne acquistato dal cardinale Scipione Borghese. Come accennato, nel 1666 il principe Giovan Battista Borghese, signore delle terre di Monte Porzio, riedificò la chiesa dedicata a San Gregorio Magno. Anche con l’intento di farne un centro di riferimento per fortificare la fede locale.
Nel 1849 qui si contavano 1180 abitanti, oggi i residenti sono circa 8500. Nel 1872 al nome si aggiunse “Catone” per distinguerlo da Monte Porzio nelle Marche.
Ma la vera perla di Monte Porzio Catone è senza dubbio l’Osservatorio Astronomico, imponente costruzione razionalista sorta sui resti di una villa romana. Quella di Matidia Augusta, una stretta parente dell’imperatore Adriano del primo secolo d.C. Della villa ancora sono visibili i terrazzamenti.
L’Osservatorio fu progettato nel 1939 dopo la donazione a Mussolini di un telescopio equatoriale Schmidt da parte di Hitler. Fu costruito a partire da quell’anno e terminato solo nel 1965 a causa dei danneggiamenti causati dal conflitto mondiale.
Sede distaccata dell’Osservatorio Astronomico Nazionale di Roma, ospita un affascinante Museo dell’Osservatorio e vanta una lunga tradizione di ricerca scientifica e divulgazione astronomica.
L’attività di ricerca riguarda le cinque principali aree tematiche dell’INAF: Galassie e Cosmologia, Stelle e Mezzo Interstellare, Sistema Solare, Astrofisica Relativistica e Tecnologia.
Oltre a importanti infrastrutture dedicate alla divulgazione scientifica: l’AstroLAB (Laboratorio interattivo di Astronomia aperto al pubblico ed alle visite scolastiche) e il Monteporzio Telescope (MPT). Gli ambienti dell’Osservatorio conservano atmosfere d’epoca tali che sono state utilizzate come set cinematografico per film storici come “I ragazzi di Via Panisperna”.
Tra storia e scienza, il piccolo paese di Monte Porzio Catone vanta quindi una fama internazionale. Una reputazione che ne fa un centro di interesse turistico associato alla visita di tutti i Castelli Romani.
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