Se visitare il Lazio vuol dire conoscere le storie di mille luoghi diversi con culture e caratteristiche uniche, anche la sua gente merita attenzione. Questa regione è particolare: una grande metropoli internazionale, capitale del Paese, e una costellazione di piccoli e medi comuni tutti intorno.
Mettiamo da parte Roma e guardiamo in faccia gli abitanti di paesi e cittadine che abitano in questo universo. Gente che convive sia con resti di civiltà antichissime e testimonianze di epoche ricche di avvenimenti, sia con tecnologie avanzate ormai disponibili a tutti. Perché anche i lavori più antichi, allevamenti, coltivazioni, artigianalità, conoscono oggi l’ausilio di strumenti avanzati.
Ma è sui volti che ci dobbiamo fermare, perché chi abita in questi paesi passa spesso più tempo all’aria aperta, probabilmente fatica fisicamente di più. Ed è comunque portato a risolvere ogni giorno quei problemi che nelle grandi città, come Roma, hanno spesso soluzioni a portata di mano. Tutti fattori che costituiscono identità ben definite e che diventano luce nei volti, nelle pose, negli sguardi. E l’arte della luce è la base della fotografia.
Partendo dall’approfondimento dei Castelli Romani dovuto alla residenza in loco, Ezio costruisce un’ampia documentazione fotografica che arricchisce “Il Blog di Roma e del Lazio”. Le persone sono l’anima vivente, il significato, il dna dei luoghi che abitano. Quindi nelle foto scattate in tutta la regione i volti di chi lavora i campi, o di chi svolge attività più varie. Quelle stesse che, ad esempio, richiedono ampi spazi e che a Roma sarebbero impossibili, come pilotare modelli teleguidati di barche di ampie dimensioni.
Sono i volti di chi sorride, di chi non si accorge di essere fotografato, di chi magari non capisce ma non protesta per l’essere ripreso. C’è un senso di socialità diversa, rispetto alla stessa Roma. Non di amicizia scontata, data dalla vicinanza obbligata, perché naturalmente anche in questi posti i contrasti possono essere forti. Ma si avverte la consapevolezza che in certe realtà il saluto quotidiano, anche incontrandosi più volte al giorno, è importante. Quindi, comunque, dovuto.
Ma la gente mormora anche nelle città; solo che lì ci si può nascondere, si può evitare di incontrarsi, qui invece no. Come ogni selezione fotografica, in questo post non c’è la volontà di rappresentare tutto, ma solo quella di guardare e far conoscere con occhio indagatore realtà particolari. La scuola di musica, il laboratorio artigianale, il museo di oggetti del passato, la gara per la pigiatura dell’uva, il parapendio, la cerimonia per le nozze d’oro. Un caleidoscopio di vari momenti di vita colti in piccole località che conservano una certa quiete e qualità della vita. A pochi chilometri dal caos, dall’indifferenza, dalla spersonalizzazione di Roma; dove il singolo spesso è più un numero che una persona. Questo accomuna la gente del Lazio, il rispetto del tempo, dei luoghi, dei valori e alla fine dell’essere umano stesso.
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